domenica 26 giugno 2011

Dan Brown - Il Simbolo Perduto

L'ho letto in 4 giorni, semplicemente perché adoro gli enigmi e le cacce al tesoro.
"Il Codice da Vinci" rimane L'Insuperabile, "Angeli e Demoni" è stato avvincente ma troppo hollywoodiano e quasi fantascientifico nel finale.
Questo è una via di mezzo, per l'ennesima volta ricalca in modo quasi perfetto i punti chiave degli altri libri: Langdon, una donna che lo accompagna per tutta la durata dell'avventura, un cattivo psicotico con manie di tipo mistico, una corsa al tesoro tramite enigmi e indovinelli, un finto buono, un finto cattivo che poi si rivela buono. Diciamo che il caro Dan dovrebbe iniziare un po' a scostarsi da queste tematiche per non stufare...comunque questo nuovo scritto è ambientato a Washington, città fulcro della Massoneria, antica associazione segreta. Leggere Dan Brown è come iniziare un viaggio, hai suspance e ritmo frenetico (in 10 ore i personaggi riescono a fare quello che io non farei mai in una vita) e allo stesso tempo viaggi con la mente, visiti posti di cui magari prima non conoscevi nemmeno l'esistenza, fai un corso di storia e di storia dell'arte divertendoti. Tutto questo con una voglia pazza di continuare a leggere e di scoprire il finale che sembra non arrivare mai, perché sul più bello accade sempre qualcosa che ti ribalta la situazione. I colpi di scena quindi non mancano e per un buon 85% del libro ho pensato ad un capolavoro, forse anche più incalzante nei ritmi e nelle scene claustrofobiche del Codice da Vinci. A 100 pagine dalla fine però si blocca. Dan  deve scrivere il finale e si impappina come mai ha fatto. Con Angeli e Demoni è stato megalomane, forse qualcuno gliel'ha fatto notare e ha deciso di volare basso, troppo basso. Tanto basso che il finale si risolve in un  pugno di mosche, facendo pensare "beh? tutto qui?!".
Deludente purtroppo, dopo tutte queste corse, intoppi, omicidi veri e tentati, ci si aspettava in  una "soluzione del caso" che approdasse a qualcosa di significativo. Invece si torna all'inizio e si rimane con i propri dubbi.
Molto "21 grammi" e " La Profezia di Celestino" come tematiche.

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